lunedì 20 ottobre 2014

Preparatevi: non ci riusciranno!

Da tempo ormai, per chi è attento, si invoca da parte delle Banche Centrali (private) la ripresa dell'inflazione all'ideale 2% la cd. inflazione positiva. Tale inflazione viene definita tale in quanto permetterebbe il pagamento dei debiti pregressi con il nuovo danaro creato, in pratica terrebbe in piedi la (cd. moderna) economia.
 
Dimenticano però di ripetervi che inflazione del 2% significa che dopo 20 anni i prezzi aumentano del 50%  e del 100% in 35 anni! Letteralmente un furto silenzioso ai lavoratori e risparmiatori.
 
Tutte le politiche "espansive" delle banche centrali però saranno inutili a tale scopo. Questo perché si limitano a monetizzare strumenti finanziari già esistenti. Questo porta solamente boccate di ossigeno alle banche detentrici di tali strumenti che, molto probabilmente, non sarebbero stati rimborsati alla scadenza. Non servono quindi a creare nuovo debito che è il modo in cui nel nostro Sistema si crea nuova ricchezza. Sembra paradossale od un gioco di parole, ma è proprio così.
 
Questo cosa vuol dire praticamente? Significa che non ci sarà nessuna ripresa economica dietro l'angolo. Che le auspicate "riforme" sono solo fumo negli occhi per confondervi. Non sono in grado di dirvi che cosa accadrà esattamente, ma soltanto che le cose continueranno a peggiorare, le tasse ad aumentare, la confusione a dilagare.
 
Quindi preparatevi alla nuova situazione cd. deflattiva nella quale il danaro circolerà di meno, le banche continueranno a spremere la popolazione che inconsapevole si è messa nei loro artigli. Puntate all'autosufficienza chi può ed iniziamo a pensare a "NOI" invece che a "ME", dove il "NOI" com-prende tutti quelli che vi circondano, la vostra comunità che la conosciate o meno.
 
Di nuovo: Auguri a tutti noi, ne abbiamo bisogno.
 
Arnaldo Spicacci
Ottobre 2014
 
 

giovedì 2 ottobre 2014

La Prestazione Impossibile (ovvero perchè i debito verso banche ed Equitalia non sono dovuti)

Per  comprendere quanto segue occorre avere chiaro che cosa è il danaro.
 
Ciò che chiamiamo “danaro” è per il 97% credito bancario, ovvero fiducia immateriale, mentre il restante 3% è costituito da danaro “materiale” di carta e di metallo, banconote e monete.
 
Sganciato il danaro ad una àncora “reale” quale l’oro nel 1971, si è trasformato il danaro nel suo opposto: il debito! Il Sistema del debito però è un Sistema che sta in piedi solo aumentando ulteriormente il debito, così facendo cresce in maniera esponenziale.
 
Mi spiego con un esempio, per le proprie esigenze uno Stato si indebita per 1.000 al 5%. Dopo un anno dovrà restituire gli interessi. Me esistendo solo 1000, sarà costretto, se non vuole vendere parte del proprio territorio, ad contrarre un nuovo debito per potere ripagare soltanto l’interesse pregresso. Così facendo negli anni il debito crescerà sempre di più. Infatti raddoppierà il 15° anno, quadruplicherà il 30° anno e così via. Una crescita esponenziale. Per intenderci dal 60° anno in poi gli interessi sul debito aumenteranno di 1.000 ogni anno, mentre erano solo 50 il primo anno.
 
 
 
Questo si potrebbe chiamare il gioco delle tre carte ovvero un imbroglio, in quanto il debito originario non è ripagabile in quanto “realmente” non esiste alcun danaro che possa ripagare l’interesse. E’ una forma di schiavitù matematica.
 
Lo Stato moderno, dove il potere è centralizzato, aumenterà ogni anno le esigenze della classe politica contraendo ogni anno debiti ulteriori per potere realizzare quanto la classe politica desidera. Ogni anno, quindi, lo Stato contrarrà nuovo debito per nuove spese generando quindi una nuova cascata di interessi da ripagare.
 
L’aumento del debito pubblico, in questo modo, fa aumentare ciò che noi chiamiamo ed utilizziamo come danaro in una nazione. Lo Stato spenderà credito bancario, preso ad interesse per fare varie opere: strade, ospedali, sanità, istruzione ed i cittadini, a loro volta, utilizzeranno questo “danaro” per le loro esigenze.

Negli anni i cittadini si sentono sempre più ricchi in quanto il “danaro” circola sempre maggiormente. Il benessere è alle stelle e nessuno ha problemi, a parte i pensionati che vedono il potere di acquisto dei loro risparmi svanire nel nulla ( cd. Inflazione), ma il prezzo delle case aumenta e la borsa pure. Chi se ne importa dei pensionati!

 
 
 
Debito Pubblico Inflazione 1861-2007 scala logaritmica (dati Istat)
Ad un certo punto anche i cittadini iniziano ad indebitarsi tanto con il passare degli anni il danaro vale sempre meno, meglio indebitarsi ed ampliare l’azienda o comprare casa che varrà sempre di più.

Quando però ci si rende conto che si è prestato troppo allora lo Stato smette di contrarre nuovo debito, la crescita si ferma ma gli interessi sul debito pregresso continuano a crescere.

Fermandosi la crescita del Sistema debito sarà allora impossibile potere ripagare gli interessi sul debito pregresso da parte dello Stato. Lo stesso dicasi per i cittadini che si sono indebitati a loro volta. Questo perché avendo lo Stato smesso di fare incrementare il proprio debito ha quindi rallentato, se non fermato drasticamente la crescita de “nuovo” danaro che fino a poco prima immetteva abbondantemente di anno in anno nella nazione.

Adesso lo Stato chiede addirittura ai cittadini di pagare una parte sempre maggiore del debito statale stesso che è cresciuto a dismisura, aumentando le tasse.


Praticamente impossibile


Le prestazioni, che oggi sono dovute ad Equitalia, come alle banche stesse, sono impossibili da ripagare in quanto l’oggetto della prestazione è divenuta impossibile.

Come potere ripagare un debito fatto con una banca che ti ha dato “credito” ovvero con fiducia quando lo Stato stesso ha smesso di fare circolare quella medesima “fiducia” e le banche non ne danno di nuova?

Possiamo dire con certezza che nulla di “reale” è stato mai dato, sia quando si è indebitato lo Stato che quando lo ha fatto il Cittadino. Il credito bancario è aria fritta e non ha nessun corrispondente nella realtà materiale. E’ una scrittura contabile su dei registri bancari.

Secondo l’art 1256 del codice civile: “ L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile.

Orbene la morosità, in una situazione di contrazione del credito, è inevitabile perché manca l’oggetto della prestazione: nuovo credito.

La contrazione del debito pubblico, infatti, fa ridurre il credito bancario che lo Stato utilizza per pagare chi esegue opere o servizi per esso, ma soprattutto le banche, a loro volta, non erogano nuovo credito.

Conseguentemente l’adempimento di una obbligazione pregressa, oltre ad essere già impossibile di fatto, diventa impossibile di diritto perché l’oggetto della prestazione è impossibile da reperire: nuovo credito non se ne fa o non si trova.

Tale obbligazione risulterà, pertanto, non dovuta ex art. 1256 codice civile.

Nota finale: I problemi che stiamo vivendo sono dovuti ad un eccesso di credito creato negli anni. Questo avrebbe dovuto portare ad un fallimento bancario generalizzato già da qualche tempo.

I recenti salvataggi bancari hanno spostato il peso di un debito insostenibile dalle banche alla povera gente. Ma è un debito non dovuto per le ragioni di cui sopra.
Arnaldo Spicacci Minervini
Febbraio 2012

mercoledì 1 ottobre 2014

Crescita ed Occupazione, è possibile?

Mario Draghi ha dichiarato oggi (1 ottobre 2014): "Crescita ed Occupazione è il nostro compito".
 
E' possibile avere crescita ed occupazione con il Sistema Monetario attuale?
 

 
Il grafico parla da solo, anche se il numero degli occupati è apparentemente aumentato negli anni, in percentuale alla popolazione (americana) il livello occupazionale è come quello del 1975.
 
"Crescita" vuol dire aumento del danaro senza un corrispondente aumento di beni e servizi. Aumentando il danaro, aumentano corrispondentemente i prezzi (cd. inflazione). Aumentando i prezzi di tutto le aziende tagliano i costi variabili ovvero la manodopera in primis.
 
La mia previsione è che i livelli occupazionali arriveranno sotto il 55%.
 
Questa non è crisi, ma è una conseguenza di come funzione l'attuale Sistema Monetario.
 
Arnaldo Spicacci Minervini
Ottobre 2014