Per comprendere quanto segue occorre avere chiaro
che cosa è il danaro.
Ciò che chiamiamo “danaro” è per
il 97% credito bancario, ovvero fiducia immateriale, mentre il restante 3% è
costituito da danaro “materiale” di carta e di metallo, banconote e monete.
Sganciato il danaro ad una àncora
“reale” quale l’oro nel 1971, si è trasformato il danaro nel suo opposto: il
debito! Il Sistema del debito però è un Sistema che sta in piedi solo
aumentando ulteriormente il debito, così facendo cresce in maniera
esponenziale.
Mi spiego con un esempio, per le
proprie esigenze uno Stato si indebita per 1.000 al 5%. Dopo un anno dovrà restituire
gli interessi. Me esistendo solo 1000, sarà costretto, se non vuole vendere
parte del proprio territorio, ad contrarre un nuovo debito per potere
ripagare soltanto l’interesse pregresso. Così facendo negli anni il debito
crescerà sempre di più. Infatti raddoppierà il 15° anno, quadruplicherà il 30°
anno e così via. Una crescita esponenziale. Per intenderci dal 60° anno in poi
gli interessi sul debito aumenteranno di 1.000 ogni anno, mentre erano solo 50
il primo anno.
Questo si potrebbe chiamare il
gioco delle tre carte ovvero un imbroglio, in quanto il debito originario non è
ripagabile in quanto “realmente” non esiste alcun danaro che possa ripagare
l’interesse. E’ una forma di schiavitù matematica.
Lo Stato moderno, dove il potere
è centralizzato, aumenterà ogni anno le esigenze della classe politica
contraendo ogni anno debiti ulteriori per potere realizzare quanto la classe
politica desidera. Ogni anno, quindi, lo Stato contrarrà nuovo debito per nuove
spese generando quindi una nuova cascata
di interessi da ripagare.
L’aumento del debito pubblico, in
questo modo, fa aumentare ciò che noi chiamiamo ed utilizziamo come danaro in una nazione. Lo Stato spenderà
credito bancario, preso ad interesse per
fare varie opere: strade, ospedali, sanità, istruzione ed i cittadini, a loro
volta, utilizzeranno questo “danaro” per le loro esigenze.
Negli anni i cittadini si sentono
sempre più ricchi in quanto il “danaro” circola sempre maggiormente. Il
benessere è alle stelle e nessuno ha problemi, a parte i pensionati che vedono
il potere di acquisto dei loro risparmi svanire nel nulla ( cd. Inflazione), ma
il prezzo delle case aumenta e la borsa pure. Chi se ne importa dei pensionati!
Debito Pubblico Inflazione 1861-2007 scala logaritmica (dati Istat)
Ad un certo punto anche i
cittadini iniziano ad indebitarsi tanto con il passare degli anni il danaro
vale sempre meno, meglio indebitarsi ed ampliare l’azienda o comprare casa che
varrà sempre di più.
Quando però ci si rende conto che
si è prestato troppo allora lo Stato smette di contrarre nuovo debito, la crescita si ferma ma gli interessi sul debito
pregresso continuano a crescere.
Fermandosi la crescita del
Sistema debito sarà allora impossibile potere ripagare gli interessi sul
debito pregresso da parte dello Stato. Lo stesso dicasi per i cittadini che si
sono indebitati a loro volta. Questo perché avendo lo Stato smesso di fare
incrementare il proprio debito ha quindi rallentato,
se non fermato drasticamente la
crescita de “nuovo” danaro che fino a poco prima immetteva abbondantemente di
anno in anno nella nazione.
Adesso lo Stato chiede addirittura
ai cittadini di pagare una parte sempre maggiore del debito statale stesso che
è cresciuto a dismisura, aumentando le tasse.
Praticamente impossibile
Le prestazioni, che oggi sono
dovute ad Equitalia, come alle banche stesse, sono impossibili da ripagare in
quanto l’oggetto della prestazione è divenuta impossibile.
Come potere ripagare un debito
fatto con una banca che ti ha dato “credito” ovvero con fiducia quando lo Stato
stesso ha smesso di fare circolare quella medesima “fiducia” e le banche non ne
danno di nuova?
Possiamo dire con certezza che
nulla di “reale” è stato mai dato, sia quando si è indebitato lo Stato che quando
lo ha fatto il Cittadino. Il credito bancario è aria fritta e non ha nessun
corrispondente nella realtà materiale. E’ una scrittura contabile su dei
registri bancari.
Secondo l’art 1256 del codice
civile: “ L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al
debitore, la prestazione diventa impossibile.
Orbene la morosità, in una
situazione di contrazione del credito, è inevitabile perché manca l’oggetto
della prestazione: nuovo credito.
La contrazione del debito
pubblico, infatti, fa ridurre il credito bancario che lo Stato utilizza per
pagare chi esegue opere o servizi per esso, ma soprattutto le banche, a loro
volta, non erogano nuovo credito.
Conseguentemente l’adempimento di
una obbligazione pregressa, oltre ad essere già impossibile di fatto, diventa impossibile di diritto perché l’oggetto della prestazione
è impossibile da reperire: nuovo credito non se ne fa o non si trova.
Tale obbligazione risulterà,
pertanto, non dovuta ex art. 1256 codice civile.
Nota finale: I problemi che
stiamo vivendo sono dovuti ad un eccesso di credito creato negli anni. Questo
avrebbe dovuto portare ad un fallimento bancario generalizzato già da qualche
tempo.
I recenti salvataggi bancari
hanno spostato il peso di un debito insostenibile dalle banche alla povera
gente. Ma è un debito non dovuto per le ragioni di cui sopra.
Arnaldo Spicacci Minervini
Febbraio 2012